Biblioteca A. Torri - L’esemplare di bozza del Convivio

Scheda a cura di Selene Maria Vatteroni

 

Nel Fondo “A. Torri” si conserva l’esemplare di bozza del Convivio, il progettato secondo volume della collezione torriana delle Prose e poesie liriche di Dante Allighieri [>>]. Una lettera del filologo tedesco Karl Witte a Torri del 26 dicembre 1852 attesta che in quell’anno il Convivio doveva essere ormai finalmente pronto per la stampa – con un ritardo di due anni rispetto all’ultimo volume uscito, il De vulgari eloquentia (Della lingua volgare di Dante Allighieri libri due [...]), quarto nel piano editoriale:

Mi congratulo con Lei che i suoi lavori siano arrivati a tal segno da poter oramai cominciar la stampa del Convito. Per contribuirvi anche da parte mia secondo le mie poche facoltà, Le acchiudo una nuova centuria d’emendazioni, ch’Ella, per quel ch’io spero, giudicherà, almeno in gran parte, giuste e corrette, se le confronta, non col testo alterato degli editori Milanesi, ma bensì con quello de’ testi manoscritti. [1]

Il volume tuttavia non venne mai pubblicato, verosimilmente a causa delle ristrettezze economiche che Torri lamenta fin dal 1850, in due lettere all’amico Filippo Scolari rispettivamente del 20 ottobre e del 23 novembre di quell’anno:

Già fin d’ora sto preparando la stampa del Convito, e farò di tutto, perché venga a luce colle future violette, se pure l’incasso del Vol. 4o [=Della lingua volgare] rifarà le spese, e lascierà al tipografo un avanzo per continuare. Già di compensi per me non è ancora il caso di parlare, poiché altrimenti non si andrebbe avanti coll’edizione. Ecco la incoraggiante posizione degli Editori in Italia! [2]

Finora degli associati agli aneddoti danteschi il numero è assai più scarso degli individui a cui fu mandato in dono il 1o, sicché temo che lo stampatore poco incoraggiato non ne farà nulla per gli altri, benché l’originale non gli costi un sospiro. Ecco in qual modo è confortato chi studia e fatica, oltre avere speso il tempo e denari per l’acquisto di libri. Le stesse ragioni ritardano il Convito come già ti dissi, ma non dispero d’una propizia combinazione. [3]

Quello presente nel Fondo è un esemplare interfoliato con fitte annotazioni di mano di Torri, che documentano il processo di massiccia revisione e correzione di quella che doveva essere verosimilmente la prima bozza di stampa del volume. La numerazione è naturalmente continua, ma l’esemplare si presenta diviso in quattro volumetti rilegati, ciascuno corrispondente a uno dei trattati in cui si articola l’opera dantesca. Non c’è traccia purtroppo, in essi né tra le carte del Fondo, dell’introduzione di Torri, un testo che senz’altro, come nel caso dei quattro volumi pubblicati, avrebbe fornito preziose informazioni sul metodo di lavoro dell’editore e sulla storia dell’edizione.

Di questo esemplare del Convivio torriano, un vero e proprio unicum, è ora disponibile in biblioteca una digitalizzazione completa. Eccone alcune immagini.

Dante Alighieri, Convivio, vol. I (= trattato I), copertina

Dante Alighieri, Convivio, vol. I (= trattato I), copertina

 

Dante Alighieri, Convivio, vol. I (= trattato I), p. 18

Dante Alighieri, Convivio, vol. I (= trattato I), p. 18

 

Dante Alighieri, Convivio, vol. II (= trattato II), p. 179

Dante Alighieri, Convivio, vol. II (= trattato II), p. 179

 

Dante Alighieri, Convivio, vol. III (= trattato III), p. 233

Dante Alighieri, Convivio, vol. III (= trattato III), p. 233

 

[1] Cfr. Abd-El-Kader Salza, Dal carteggio di Alessandro Torri. Lettere scelte sugli autografi e postillate, Pisa, Nistri, 1897, p. 122.

[2] Cfr. Averardo Pippi, Otto lettere di Alessandro Torri a Filippo Scolari, Firenze, Landi, 1889, p. 26.

[3] Cfr. Pippi, Otto lettere, cit., p. 27.